La salvia, un mondo tutto al femminile

Fra le piante aromatiche di uso comune  troviamo la Salvia (Salvia officinalis L.). Da questa pianta dal carattere e dall' ENERGIA FEMMINILE per eccellenza, considerata una delle piante magiche più famose nella tradizione, si estrae un olio essenziale molto attivo.

Contenendo tujone, una sostanza neuroattiva e convulsivante a basse dosi è consigliabile  usarlo solo per esterno e per interno SOLO sotto supervisione di un professionista del settore erborista o farmacista. L'alternativa sicura all'olio essenziale di salvia officinalis è utilizzare quello di Salvia Sclarea L. che mantiene le proprietà curative della salvia ma per l'assenza del tujone è sicura. Quest'ultima ha principalmente attività estrogenica, tonica e sedativa . Contiene acetato di linalile come la lavanda e in più sclareolo che le dona le proprietà riequilibranti ormonali.

La S. officinalis ha un' attività principale antispasmodica nelle turbe del ciclo mestruale, antisudorale ed eupeptica. Inoltre è molto utilizzata per infiammazioni del cavo orale in dentifrici o gel gengivali. Utile per sciacqui e garganismi in caso di alitosi facendo un infuso insieme a menta, rosmarino e melissa. Ottima unita ad altre piante balsamiche in sciroppi antitussivi.

Nel caso di dolori mestruali aggiungere 1-2 gocce di S.sclarea o officinalis a scelta ad un cucchiao di olio di borragine o altro olio vegetale e massaggiare il ventre prima di dormire. Per ridurre il sudore si possono aggiungere delle gocce di S.officinalis a dei deodoranti liquidi naturali (come quello formulato con allume di potassio ). Esistono comunque in commercio deodoranti formulati a base di salvia e altre piante deodoranti.

Sono note anche le attività toniche e defaticanti della Salvia officinalis. Per esempio un bel bagno con salvia, timo, rosmarino e lavanda è un toccasana per recupearre le energie: porre in un sacchetto di lino una piccola quantità di ogni pianta chiudere con dello spago e immergere la compressa nell'acqua della vasca.

Tradizionalmente tutte le specie di salvia venivano utilizzate sin dalla notte dei tempi, bruciate in fumigazioni, bevute in tisana o masticate per le sue proprietà divinatorie sopratutto dalle donne in età fertile, un esempio classico e' l'utilizzo che ne facveano le donne native americane nelle loro tribù.

Effettivamente l'olio essenziale di Salvia sclarea stimola i sogni, l'attività onirica e la capacità di ricordare i sogni. Anche la sua etimologia ci parla "di vedere al di là", dal latino sclarea -clarus, che significa chiaro e si riferisce al ruolo che la pianta ha nella cura degli occhi: l'infuso dei semi cura i disturbi degli occhi. Salvia dal latino salvus significa salvo, salvare e quindi da qui la grande importanza che ha sempre avuto nella medicina popolare fin dai tempi piu' remoti questa magica pianta.